Un gruppo di amici Caragliesi nel 2005 decideva di dedicarsi alla
coltivazione dell’aglio, sulla scorta del proverbio piemontese
"Chi ed Caraj l’han piantà i aj, i an nen banai e son secai"
(Quelli di Caraglio hanno piantato l’aglio, non l’hanno innaffiato ed è seccato) ed in forza dell’esistenza di un’antica cultivar locale di aglio, il cui recupero era iniziato grazie alla ricerca ed agli studi entusiasticamente condotti da Lucio Alciati in collaborazione con l’Associazione di Promozione locale Insieme per Caraglio.
La disponibilità della famiglia Agnese a fornire un piccolo appezzamento di terreno e la collaborazione della famiglia Benessia permetteva di dare il via ad una avventura che da subito si presentava stimolante ma anche piena di incognite.
I primi esperimenti produttivi permisero di iniziare la commercializzazione all’interno della manifestazione Aj a caraj, fiera tematica che si tiene nel mese di novembre. Attualmente, grazie all’esperienza maturata negli anni, la produzione è notevolmente incrementata con conseguente possibilità di fare ricorso a nuove opportunità commerciali, per giungere così alla creazione di una realtà economica nuova, la Fattoria dell’aglio.
"Chi ed Caraj l’han piantà i aj, i an nen banai e son secai"
(Quelli di Caraglio hanno piantato l’aglio, non l’hanno innaffiato ed è seccato) ed in forza dell’esistenza di un’antica cultivar locale di aglio, il cui recupero era iniziato grazie alla ricerca ed agli studi entusiasticamente condotti da Lucio Alciati in collaborazione con l’Associazione di Promozione locale Insieme per Caraglio.
La disponibilità della famiglia Agnese a fornire un piccolo appezzamento di terreno e la collaborazione della famiglia Benessia permetteva di dare il via ad una avventura che da subito si presentava stimolante ma anche piena di incognite.
I primi esperimenti produttivi permisero di iniziare la commercializzazione all’interno della manifestazione Aj a caraj, fiera tematica che si tiene nel mese di novembre. Attualmente, grazie all’esperienza maturata negli anni, la produzione è notevolmente incrementata con conseguente possibilità di fare ricorso a nuove opportunità commerciali, per giungere così alla creazione di una realtà economica nuova, la Fattoria dell’aglio.
Nel mese di agosto 2008 inoltre si è costituito il
CONSORZIO VOLONTARIO PER LA TUTELA E VALORIZZAZIONE DELL’AGLIO DENOMINATO AJ d’ CARAJ AGLIO DI CARAGLIO, di cui la Fattoria dell’Aglio è socio fondatore insieme ad un piccolo gruppo di produttori e sostenitori caragliesi. |
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La coltivazione nella Fattoria dell’Aglio segue i
principi della lotta integrata con limitato ricorso a trattamenti
fitosanitari e l’esecuzione di scerbatura manuale per evitare l’uso di
diserbanti chimici, ad assoluto vantaggio della qualità merceologica ed
organolettica del prodotto così ottenuto.
Il momento più impegnativo del ciclo produttivo corrisponde alla raccolta, con conseguente pulitura dei bulbi, stoccaggio su graticci per l’essiccatura naturale e successiva preparazione delle caratteristiche
“trecce”, “grappoli”, “braccialetti” pronti per essere commercializzati.
Il momento più impegnativo del ciclo produttivo corrisponde alla raccolta, con conseguente pulitura dei bulbi, stoccaggio su graticci per l’essiccatura naturale e successiva preparazione delle caratteristiche
“trecce”, “grappoli”, “braccialetti” pronti per essere commercializzati.
Fattoria dell'Aglio | Via Macagno 22 - 12023 Caraglio (CN) | Telefono: 347.90.95.702
| [email protected]
Via Roma 1 - 12023 Caraglio (CN) | Telefono: 335.54.65.920
B.ta Valliera - 12020 Castelmagno (CN)
P.IVA 03265860043
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